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Lo stile è l'unica costante della vita, il tempo passa lo stile resta MARCO TRANI

Sabato 21 Settembre 2013


Lo sai perche mi piace Marco ? perche mi dice sempre 'famo famo '

(G.F.)

Se ne va Marco Trani, è come spegnere la musica in un locale ancora pieno.

(L.M.)

A Marco Trani: oltre al bel ricordo delle notti passate insieme al Prince di Riccione, mi rimane l'amicizia che ci ha legato nel corso degli anni e le parole che tu mi dissi nell'ambito della stesura del libro Gran Galà DJ che pubblicai nel 1988. Il tuo pensiero, scritto a pag. 142 di quel libro, mi ha fatto riflettere: "...sogno di poter un giorno salire su un palco per cantare e suonare davanti ad un pubblico sterminato e di riunire tutti insieme artisti che nella vita non lavorerebbero mai insieme". Domani 24 settembre, alle ore 15.00, saluteremo Marco a Roma, in Piazza del Popolo, nella Basilica di Santa Maria del Popolo.

(L.V.)

MARCO TRANI e giusto che entri nell' olimpo dei DJ che si contano sulle dita in italia quelli che possono definirsi tali, MARCO anche se il suo successo di popolarita'per la massa e piu nel periodo 90 per house, era gia grande anche nel mio periodo per questo motivo deve essere nell' olimpo dei dj

(M)

Mi ricordo perfettamente quella sera.....fine anni 80....credo fosse il 1989....venni al pascia di Riccione....Direttore Enzo Zoffoli....coaudiuvato Willy il percussionista.....e tu ai vinili....era la prima volta che entravo nel tuo mondo....che ascoltavo il tuo sound....e da quel giorno ho imparato a distinguere la musica...dalla buona musica.

(D.S.)

Un giorno di 36 anni fa Claudio Donato mi accompagnò all'Easy Going di Roma per farmi conoscere un DJ di 17 anni del quale tutti parlavano. Era Marco Trani. Ancora ricordo lo stupore che provai nell'ascoltare una sua selezione musicale. Ancora ricordo una cassetta stereo 7 che cominciava con Claudia Berry.

(A.T.)

Non lo so se nel 78 c'eri ,,,,ma sbrigate ad accendeje du ceri... se ballavi tutto er tempo o se come me contavi er tempo...
quando credevi che er mixaggio avevi capito lui stoppava rallentava e te restavi stordito...
padronanza ovunque andava e non faceve differenza co che sonava...
je potevi da' pure un campanello e lui te metteva a tempo pure quello...
ha mischiato dischi cosi strani che io non saprei manco do metteme le mani...
c'hanno provato in tanti ad imitallo e manco uno c'e riuscito a fallo.....
ha sonato in tutto er monno facendo balla pure tu nonno...
era simpatico gentiele e sempre sorridente....e de annassene non ce pensava pe gnente...
ma sta vita purtroppo e' proprio strana se prende sempre li mejo....
e ce lascia li fij de na puttana!!

(A.G.)

io non lo conoscevo, non sono una della "notte"... lo avevo incrociato e gli avevo stretto la mano una sera al mare, ma le perdite mi toccano sempre, soprattutto per chi resta, il fatto che lasci un ragazzo giovane mi riempie di tristezza. E poi c'è sempre rispetto per chi fa di una sua grande passione la sua ragione di vita, se a 53 anni ancora sognavi di fare il DJ Marco Trani, tu eri davvero un grande.

(A.T.)

Come uno scultore vede l'immagine nella pietra prima di scolpire così Marco Trani ha scavato e mixato con passione, amore e tanto rock'n'roll il solco del vinile. Il sudore, il ballo e l'allegria ha donato a chi per una sera ha scelto di volar via con la sua fantasia. Marco Trani nella sua vita è stato un Disc Jockey.

(M.D.M.)

In questo mondo senza più freni né valori il dj rappresenta solamente un elemento che va ad implementare lo sballo fine a se stesso. Trani, il ‘mio’ Marco Trani, sarebbe ancora un esempio per gli altri. Doti artistiche, morali, cultura, equilibrio, talento. Oggi anche Coccoluto è così. La generazione, quella generazione, troneggia sul resto, mentre in Italia si presentato quattro 'tossici' da Berlino e l'apologia dello sballo fa delle discoteche un posto in cui ci si isola e nulla più. Trani, così come me, come ‘noi’, ha dato benessere e gioia al pubblico, alla gente cui tutti noi apparteniamo.
... La cultura mediterranea non ha nulla a che vedere con la grigia Berlino, che ha già rotto ampiamente i coglioni con l’economia".

(E.D.P.)

Marco ha scritto un pezzo di storia del nostro lavoro per sempre.

(C.C.)

CON IL SUO ESTRO, GUSTO MUSICALE RAFFINATO, UN SUONO PULITO SEMPRE, MARCO TRANI QUANDO TIRAVA SU L'ALTRO CURSORE, IL MISSAGGIO ERA GARANTITO SIA DAL PUNTO DI VISTA TECNICO CHE DA QUELLO EMOTIVO,HA SICURAMENTE CONTRIBUITO A FAR SI CHE OGGI QUALCHE DJ POSSA DIRE, STASERA SUONO AL....PERCHE' MARCO E' QUESTO CHE MERAVIGLIOSAMENTE FACEVA...SUONAVA, E MOLTE SUE SERATE POSSONO ESSERE, SENZA PAURA DI SMENTITA, ESSERE DEFINITI CONCERTI.

(P.M.)

Non esisteva né titolo della canzone,né il suo interprete,autore o gruppo... Era : la uno del lato A o la tre del lato B. Il resto era per lui superfluo...

(G.G.)

La tua musica continuerà a passarmi nella mente. Il Re non si scorda. Ciao marco.

(A.B.)

All'epoca del grande successo al Pascià arrivavano tutti in prima serata e fino all'alba c'era ancora gente in fila per ascoltare e ballare la musica di Marco... Ricordo la coppia Fiorello e la Falchi che andavano in consolle dar Trani a salutarlo e verso le 6 di mattina Fiorello al microfono intonava il suo disco di quell'estate... " spiagge " con la base suonata da Marco che generava dalla vibrazione della Stanton appoggiata sul dito che Lui faceva scorrere di fianco ai Technic's SL1210 creando un suono simile al Sax... con l'altra mano usava la puntina appoggiata su 1 vinile con il piatto fermo e batteva a ritmo come con le percussioni... Quella consolle del Pascià con 4 Technics ed il Re Trani , era sempre uno spettacolo... Con lui sempre sorridente a fumarsi pacchetti interi di Marlboro, con 1 o 2 sigarette di scorta che teneva sopra l'orecchio opposto a dove ascoltava le cuffie.. e come gli andavo a chiedere il titolo del disco lui puntualmente mi chiedeva a 32 denti " ahooò trovame 'na sigaretta che me stò a fumà addosso !! "

(A.M.)

ti chiedevo sempre : "perché le versioni dub e non le edit?"...tu non mi davi una risposta attendibile,ti andava così e così facevi.facevi lo strano,perché ti rendeva differente.io mi ci incazzavo pure a vederti così testardo.non cacciavi fuori dalla tasca neanche "la cento lire"mi scroccavi la sigaretta ed io, guardando il pacchetto delle tue nel taschino della tua camiciati chiedevo : " e quelle ? "tu mi trispondevi : " sò pé mi madre..."

( G.G.)

Mi sono svegliato questa mattina sperando , pregando che tutto questo fosse stato un sogno , un'incubo ..di quelli che quando li fai preferisci dimenticarli pur inseguendoli per capire le cose ( che in realta non sono da capire) , E invece mi ritrovo qui frignare come un bambino cercando di raccogliere i milioni di momenti , gesti ,serate trascorse insieme , litigate , discussioni , telefonate ,battute ironiche , momenti di affetto , le nostre conversazioni musicali e non. Ognuno di noi e' legato a lui ,vuoi per la musica ,vuoi per le differenti condivisioni e poi tanta ammirazione ... perche' una cosa e' cerca ( come dice Paolo e Corrado) il piu' grande Disc- Jockey lo e' stato e lo sara'.. ma non solo per la musica anche per il suo carattere di uomo una miscela pazzesca di genialita' e carisma. Se ho il nick name Woody e' grazie a te ..me lo hai dato tu ai tempi ell'Easy Going .. e me lo tengo gelosamente e lo portero' fino a quando ci rincontreremo di nuovo per suonare insieme. Una volta all' Easy ,ventenni ,mi dicesti.. "Woody , lascia perdere , questo mondo non fa per te .." ci restai male piansi per giorni perche' il mio amico e maestro mi aveva detto questo , ma la mia molla , perseveranza e testardagine mi ha fatto continuare e raccogliere molte soddisfazioni .Dopo circa 30anni ti raccontai questo aneddoto e tu mi dicesti con il tuo solito sorriso " L'ho detto per stimolarti , per spingerti a dare il massimo , perche' credo in te e perche' bisogna fare la differenza " . Ti ho portato le borse dei dischi , abbiamo condiviso la musica ..tante discussioni, litigate per tanti tuoi ritardi ... la leggenda della tua tirchiaggine ,-), ma ti ho sempre amato per quello che eri e per quello che mi hai trasmesso .. se oggi sono cosi' e' grazie a te , per me e' stato un'onore e privilegio averti incontrato , ti portero' sempre con me amico mio ... a presto tvb

(GWB)

non siamo mai stati buoni amici, ma come negare il fatto che tu sia sempre stato un punto di riferimento ???sapere che non ci sei più mi addolora più di quanto mi sarei mai aspettato... tutte le volte che abbiamo condiviso la consolle ci siamo sempre 'beccati' ed io ci ho messo del mio, come al solito... ma ora te lo posso dire: ero arrabbiato, arrabbiato con te perchè avrei voluto condividere la consolle con te ai bei tempi, confrontarmi con te negli anni in cui ero invece solo un attento ascoltatore...con te... con te perchè tu eri il più forte!! niente da fare invece... sono nato dopo e di certo non era colpa tua.forse dovrei chiederti scusa per questo... ora è tardi lo so, ma solo ora ho realizzato... ora che ho sentito la lacrima affacciarsi, il brivido lungo le braccia... hai vinto tu Marco, avevi già vinto... perchè mi hai insegnato qualcosa che non dimenticherò!un ultimo abbraccio... ora non posso fare altro che continuare ad ascoltarti.

(S.G.)

Sib primi anni '90, serata al Cocoricó, pieno di djs con valige e contro valige, a litigarsi dieci minuti di djset, per farsi ascoltare dai proprietari e direttori artistici di tutta Italia e non solo, io ero all'ingresso del Titilla e arrivasti tu, 7/8 vinili sotto braccio, salutato da tutti con reverenza e sottomissione evidente anche agli occhi inesperti di un ventenne come me, tu hai salutato tutti sei salito in consolle, con quei pochi vinili hai cappottato il locale x una mezz'ora sei sceso hai salutato tutti e te ne sei andato come un vero Re.Il giorno dopo, sentii in fiera "tutti" a parlare del fatto che avevi preso una sera, la migliore sera, di ogni locale in Italia, per tutta la stagione seguente! Li capii che non ti trattavano da Re, tu eri il Re.

(M.B.)

mia madre aveva tagliato bene bene e circolarmente il panno verde da biliardo.mi chiese in dialetto napoletano : " ca 'ccia duvite fà ? "io le risposi : " niente,mà...è per far scivolare il disco"il borotalco tra il piatto di ferro del "lenco 75"e il panno stesso.a Marco sudavano le mani e aveva sempre la sigaretta(mia)in boccacol cenerone lungo che finiva per cadere sul disco stesso.il disco scivolava così tanto che bisognava avere cura nel lanciarlo.alla fine..."good times" degli chic doveva solo aspettare il suo turno...

(G.G.)

Molti oggi hanno scritto di avere perso un fratello, io ho perso un padre.

(A.T.)

Questa onda emotiva di saluto e riconoscenza per Marco Trani che leggo sulle pagine di tanti colleghi mi commuove. Ha le stesse vibrazioni di quando andavo all'Histeria per ascoltarlo. All'epoca sotto la consolle c'era una conchiglia che simbolicamente veniva aperta all'inizio della serata. Marco dirigeva quel rituale accompagnandolo con i Tears for Fears, il gruppo che negli anni '80 era il simbolo della dance elettronica introspettiva. Marco era non solo un dj ma una guida spirituale, con il caratterino tipico degli amici spirituali.

(L.B.)

Gli ho "portato le borse dei dischi": un Onore e un Privilegio, imparando il Rispetto per la Musica e per il Pubblico e per chi ama frenquentare l'una e l'altro. direi che basti per definirlo Maestro.

(C.C.)

Qualcuno di voi conosceva Marco Trani? Mitico disc jockey ! Isteria di Roma Pascià di Riccione, una sua "cassetta" valeva oro! Ciao amico»

(R.F.)

Marco Trani un amico e un maestro per me.Tante albe raggiunte insieme parlando di musica e di vita che per noi sono una cosa sola.

(L.J.)

Amico mio anche oggi hai lasciato il segno ed un enorme vuoto, tu eri così semplicemente il nostro fiore all'occhiello di questa Roma notturna, grazie frate' per l'emozioni che ci hai trasmesso. Ora sono li ad aspettarti tutto il tuo pubblico, non fare come al solito che arrivi sempre tardi ma giustamente tu eri il direttore d'orchestra e le dive come al solito si fanno aspettare noi tutti ti chiamavamo così. Ciao amico mio e grazie per tutto quello che ci hai insegnato. Ti voglio bene ciao Marco. Yo the sound of pascià.

(C.C.)

oggi MARCO ci ha lasciati....penso che chiunque negli ultimi 30 anni abbia frequentato il mondo della notte deve qualcosa a MARCO TRANI per noi dj e' stato esempio di creativita', di estro e tecnica di missaggio che forse lo hanno reso il miglior dj del mondo oggi il mondo della notte ha perso un genio che ha trasformato le notti buie in momenti di festa irripetibileoggi io ho perso un maestro, un compagno di tante notti in cui abbiamo diviso gioie e dolori oggi ho perso un fratello....

(C.R.)

Caro Marco non voglio dirti riposa in pace ma ti dico quello che un vero clubber grida sempre a gran voce ad un vero deejay: ULTIMO ULTIMO ULTIMO ULTIMO ULTIMO ULTIMO ULTIMO ULTIMO ULTIMO………

(MDV)

Marco, amico mio, come vorrei abbracciarti.... vaffanculo!

( J e M ...R.)

quando una ventina di anni fa al Pascià, in occasione di una festa demenziale e assurda che avevamo organizzato con Renato Ricci, gli chiesi di spacciarsi per un fantomatico D.J di Radio Montecodruzzo, di sbagliare sistematicamente tutti i mix e mettere i dischi più brutti e tamarri che c'erano in giro. Lui, divertito, lo fece per tutta la serata senza esitare e ci divertimmo tutti come i pazzi. Un abbraccio grande Marco, la vita è veramente un soffio

(R.V.)

Ricordo una sera, due ragazzi fuori da un locale a Roma dove stava entrando Marco Trani .. " Massimo rispetto a te o GRANDE MARCO " .. Cosi' come si saluta un imperatore .. ecco questo era Marco Trani ! un Imperatore che la stessa sera mi disse mentre io gli stavo portando le valigie dei dischi " ma che fai? aho ma tu sei Peter Kharma che me porti le valiggette a me ? " ecco cosa era Marco Trani .. io ero un pischelletto e lui un imperatore..le valige dei dischi se le porto' dentro al locale da solo.

(P.K.)

PER QUARANTA ANNI SEI STATO MUSICA,ADESSO SEI LEGGENDA...BUON VIAGGIO MAESTRO.

(O.F.)

sarai sempre parte di un periodo fantastico della mia vita.. ti ho conosciuto nel lontano 1981 siamo stati amici per un periodo e ci siamo poi persi. e ritrovati a riccione al culmine della tua carriera professionale ho ancora 400 cassette del pascia tutte mixate da te che conservo gelosamente ancora... te ne sei andato come fanno i grandi,come le star.. all'improvviso.. ma io ti ho dentro insieme a tutte le splendide serate passate ad ascoltare la tua musica.. rimarrai per il il piu grande dj che ho mai avuto l'onore di conoscere... ciao marco!! e che dove stai andando ci sia la piu bella discoteca mai costruita ,dove potrai incantare chi come te nn c'e piu'... resti il piu grande... MAX!!

(M.S.)

Quello che a me ha sempre veramente impressionato di marco al limite del l'invidia sfrenata ! Ma quella sana e di ammirazione verso qualcosa di irraggiungibile , era non tanto la sua bravura ,la tecnica, la perfezione.... Ma la naturalezza con la quale faceva queste cose ! Che agli occhi dei meno addetti ai lavori sembrava routine .... Ho visto Djs anche molto bravi per non parlare di me che nn faccio testo in simili contesti , che durante un mixaggio un po' più complicato , sudano! Sono tesi preoccupati e se gli parli non ti vedono e non ti sentono ! Lui usava tre piatti i cdj giocava con tre cue e play loop ! Passavi gli mandavi un saluto e lui sorridendo ti strizzava l'occhio come se stressa facendo due uova al tegamino! Ecco questo era Marco Trani e come lui nessuno ! MAI!!!

(A.G.)

Nel ambito della dance music marco e stato la prima persona a credere in me insieme a Claudio donato producendo il mio prima singolo house intitolato "hang on it" anche se non ci vedeva spesso c'era un profondo rispetto professionale e un feeling di fratellanza intenso, grazie fratello per la carriera che mi ha creato!!!

(O.J.)

Talento, classe, tecnica, virtuosismo, gusto, personalità, tempismo, avanguardismo, addirittura veggenza... tutto questo era Marco Trani, il PIU' GRANDE DJ ITALIANO DI TUTTI I TEMPI!!! Fuoriclasse del missaggio, Divulgatore del funky&soul, Anticipatore di gusti e tendenze musicali, Maestro di generazioni di dj che da lui hanno attinto a piene mani! Anni indimenticabili all'Easy Going e all'Hysteria, anni meravigliosi al Pascià, prima di un'incredibile e strameritata ascesa che lo ha portato a deliziare il pubblico delle più importanti discoteche d'Europa e oltre. Il Profeta è volato in cielo, ma in terra lascia tanti Discepoli che grazie a lui hanno potuto imparare, diventare grandi e andare in giro per il mondo fieri della loro Italianità e soprattutto di potersi fregiare del titolo di DJ. Addio amico mio, sono convinto che anche lassù farai una musica "celestiale"!




Interview by Raccolta di ricordi ed aneddoti